sabato 21 dicembre 2019

STORICA SENTENZA IN OLANDA SU UN CLIMATE CASE

STORICA SENTENZA IN OLANDA SU UN CLIMATE CASE

         La Corte Suprema dell'Aja sancisce che il governo deve abbassare le emissioni di CO2



Torno a scrivere. Ero rimasto fermo per un poco di tempo. Lo faccio sull'onda dell'entusiasmo per la Sentenza emessa dalla Corte Suprema dell'Aja.

Il governo olandese ha l’obbligo di ridurre entro la fine del 2020 le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 25% rispetto al 1990 e quindi deve prendere le misure opportune e appropriate per raggiungere questo obiettivo.


Già nell'ottobre del 2019 una Sentenza della Corte d'Appello aveva statuito in materia, ma avverso a tale Sentenza era stato presentato un ricorso.




Il 20 dicembre è stato di fatto messo fine al lungo iter processuale ricostruibile grazie al sito della Fondazione Urgenda che ha avviato l'azione legale 


Devo dire che se gli esiti del COP 20 di Madrid non ci avevano certo dato sufficienti motivi per stare sereni, oggi, questa Sentenza, in un certo senso, ci fa tirare per un attimo un sospiro di sollievo.
Credo sia sempre più utile avviare delle climate litigation, ma è altrettanto impellente iniziare a pensare ad una seria riforma del diritto dell'ambiente che collochi l'interesse biosferico come principio super-costituzionale, bilanciabile solo a condizioni ben precise e stringenti. 

venerdì 4 ottobre 2019

GIUDIZIO UNIVERSALE: ARTICOLO DELL'AVV. LUCA SALTALAMACCHIA

IL GIUDIZIO UNIVERSALE

in causa per i cambiamenti climatici
articolo dell'Avv. Luca Saltalamacchia



Quando conobbi Luca Saltalamacchia, il collega avvocato che patrocinerà il primo leading case sui cambiamenti climatici, subito ebbi l'impressione di un legale determinato ed estremamente preparato. 
Il campo ambientalista ha bisogno di professionisti di tale talento.
La campagna giudizio universale sarà il primo caso in Italia in cui lo Stato sarà citato in giudizio per via dei cambiamenti climatici


Ho trovato di estremo interesse un articolo in cui Luca fa il punto sullo stato dell'arte sulle questioni ambientali


Spero la lettura vi sia gradita.

domenica 29 settembre 2019

LA NUOVA GENERAZIONE DEI DIRITTI DEI NON UMANI: ARTICOLO TRATTO DAL BLOG DI MASSIMO DI FELICE

I DIRITTI DI MADRE NATURA

LA NUOVA GENERAZIONE DEI DIRITTI DEI NON UMANI

Vi segnalo un interessantissimo articolo sui diritti dei non umani tratto dal blog di Massimo Di Felice.
Chi mi segue sa quanto sia importante per me questo tema. 

venerdì 27 settembre 2019

Ed alla fine la grande mareggiata c'è stata.

ED ALLA FINE LA GRANDE MAREGGIATA C'E' STATA.....



Una marea senza fine in piazza, per lanciare l'allarme sui cambiamenti climatici. La giornata del 27/09/2019 è tutta da comprendere. Un fiume di persone sembrerebbe lanciarci un messaggio: il punto di non ritorno è vicino, pretendiamo misure immediate.
Le canoniche dimensioni che la politica ha assunto storicamente sono inadeguate. 
 Fin qui la mediazione tra diversi interessi sociali è stata affidata a questo incredibile dispositivo chiamato politica. Oggi, essa stessa è in crisi. E' in discussione la declinazione del suo rapporto tra rappresentanti e rappresentati, tra partiti e società, tra leader e masse, tra social e realtà.
L'irrompere sulla scena di una nuova generazione è un fatto nuovo che supera le forme tradizionali. Il nuovo spazio è tutto bio-politico, attinente alle forme del vivente.
In quest'ottica l'umano non può essere considerato più prevalente rispetto alla natura.
E' necessario uno scatto delle scienze sociali, economiche  e giuridiche.  Bisogna recuperare una visione delle cose che faccia i conti con cambiamenti radicali.


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L'onda bio-politica è un mosaico. Tanti frammenti distinti, tante singolarità, tante culture che si intrecciano. Dai migranti climatici, alle mamme che parlano di allattamento naturale, da coloro i quali contrastano l'agricoltura industriale ai lavoratori. 
Di sicuro siamo di fronte ad un vero e proprio sciopero. 

Se esiste una enorme catena di montaggio biosferica, che estrae profitto da ogni singola sfaccettatura della natura e delle relazioni umane, il tentativo di bloccare questo pauroso ingranaggio non ha altra definizione se non sciopero, cioè arresto della catena di esproprio del valore.

Resta da comprendere quali forme di organizzazione e lotta scaturiranno dalla visione prodotta dall'intelligenza collettiva di questa formidabile mareggiata. Di sicuro la fuoriuscita dal buio è meno lontana. 

martedì 25 giugno 2019

INTERESSANTE INIZIATIVA IL 6 LUGLIO

IL MARE CHIAMA CHI AMA IL MARE

   5-19 LUGLIO
CASINA POMPEIANA


Vi invito a partecipare a queste belle giornate che hanno come tema il mare.
Io andrò il 6 luglio perché sono molto incuriosito dalla presentazione del testo Un'onda di plastica (clicca qui per sapere di cosa si tratta) di Silvestro Greco.
Spero ci incontreremo anche per fare quattro chiacchiere

giovedì 20 giugno 2019

I DIRITTI DELLA FORESTA AMAZZONICA: STORICA SENTENZA

I DIRITTI DELLA FORESTA AMAZZONICA



Quando pubblicai I diritti di Madre Natura (CLICCA QUI PER SAPERE DI COSA SI TRATTA), immaginavo che presto o tardi si sarebbe sviluppata una giurisprudenza biosferica, testa al riconoscimento della soggettività giuridica agli enti naturali. 
Ciò avviene spesso nel corso di laceranti scontri tra movimenti ambientalisti e comunità territoriali da un lato, ed interessi economico-finanziari dall'altro.
In India, uno scenario analogo, ha portato al riconoscimento del fiume Yamuna come legal person.
Oggi sembra si stia aprendo una discussione a partire dalla Storica Sentenza della Corte Suprema Colombiana.


Spero che anche dalle nostre parti si inizi a parlare di questi temi poiché le riforme che è necessario produrre richiedono una buona dose di coraggio e tempestività.

mercoledì 5 giugno 2019

IN AUTUNNO IL PRIMO LEGAL CASE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI

CAMBIAMENTI CLIMATICI E VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI

     In autunno il primo legal case sui cambiamenti climatici




Col testo I Diritti di Madre Natura provavo a lanciare sul tavolo una proposta radicale ed eretica: riconoscere soggettività giuridica alla Natura, e ciò anche per consentire il superamento delle difficili questioni connesse alle costituzioni di parte civile nei processi. Ovviamente ritengo sarebbe necessaria un'ambizione costituzionale per colmare quella che è una lacuna della nostra Norma Fondamentale che riconosce le istanze ambientaliste solo in via indiretta.
Intanto è sempre più frequente il caso in cui le mutazioni climatiche vengono associate alla violazione dei diritti umani. Non è la prospettiva radicale che auspico, ma non è poco.
In autunno sarà portato in tribunale il primo climate case italiano. Non rispettare i parametri necessari a ridurre le emissioni dannose in atmosfera configura la violazione di un vero e proprio diritto umano. 
Già per ciò che concerne il caso ILVA vi era stato un pronunciamento della CEDU 


Ora verrà proposto un ricorso che mette in stretta correlazione cambiamenti climatici e responsabilità politiche.

Di seguito il link per saperne di più:

ESTATE DI EVENTI ESTREMI

ESTATE DI EVENTI ESTREMI



Posto una news  Ansa molto interessante. Ovviamente io credo che debba essere letta nel quadro generale dei profondi mutamenti che il clima sta subendo. A tal proposito leggevo dello stupore di molti politici per l'invasione delle coste napoletane da parte delle meduse. Non comprendo di cosa ci si stupisca. Le meduse si cibano di plancton marino assieme ai pesci di piccole dimensioni. Se i loro competitor diminuiscono esse possono proliferare. In fin dei conti siamo al cospetto di un segnale che ci evidenzia il disequilibrio che caratterizza l'ambiente marino. Purtroppo lo cogliamo nella mera portata sensazionalistica: i bagnanti non potranno fare i bagni. Parlare di clima dovrebbe significare andare nel profondo.

venerdì 24 maggio 2019

RIFIUTI PER IL SOCIALE

Cari amici, oggi vi propongo un video realizzato dagli studenti della Federico II nell'ambito dei progetti #rifiutiperilsociale #Tucosavedi?
E' un moneto difficile per il Pianeta, ma è anche un momento in cui un mucchio di energie si stanno mettendo in movimento:




domenica 19 maggio 2019

CERTI LIBRI: NAVI A PERDERE

CERTI LIBRI
NAVI A PERDERE

Carlo Lucarelli
Einaudi



Ricordo un'estate di molto tempo fa. Sembra passata una vita, ero giovane ed ero in giro per le isole della Grecia. Ricordo il piccolissimo porto di Itaca. Lì l'acqua era cristallina. Non potei resistere e feci un tuffo da un pontile. Quando mi ritrovai immerso in acqua, una sensazione di benessere si impadronì di tutto il mio corpo. In pochi attimi tirai la testa e, lasciando che il mio sguardo si avventurasse verso la linea dell'orizzonte, rimasi incantato dalle sfumature che i raggi del sole creavano incontrandosi con l'intenso azzurro del mare.
Forse  quel momento  consacrò l'amore con il mediterraneo.
Oggi, riflettendoci, credo che quel giorno accadde anche qualcosa in più. Quel giorno mi resi conto che se il Pianeta ha un'Anima, questa è rappresentata dal mare.
Non mi stupisce che l'essere umano, come un virus che sta attentando alla vita di quell'immenso super organismo che è il Pianeta, minacci anche la sua Anima, trasformata in una superstrada per traffici di rifiuti inquinanti.
Il libro di Lucarelli è una splendida inchiesta sulle "navi a perdere":


All'improvviso affondano, oppure finiscono spiaggiate. E a nessuno importa come  e perché. Sono le navi a perdere. Che cosa trasportano?

Di seguito una puntata di Blu Notte che fu ispirata dal libro.



martedì 7 maggio 2019

ASILO NEL BOSCO: INTERVISTA A PAOLO MAI

L'ASILO NEL BOSCO: UNA NUOVA POSSIBILITÀ' PEDAGOGICA

intervista a Paolo Mai dell'Asilo nel Bosco





Sono sempre stato turbato dall'idea che, se ci pensiamo,  abbiamo passato la gran parte dei giorni della nostra infanzia e della prima giovinezza chiusi in un'aula.  Ricordo quelle giornate primaverili in cui guardavo il sole splendere oltre la finestra. A noi toccava in sorte rimanere con la schiena ricurva sui banchi. 
E' normale tutto ciò? Credo che alcune cose date per scontate diventino dei dogmi inattaccabili.
Ed invece, a quanto pare c'è chi sperimenta nuove forme di pedagogia. La chiacchierata con Paolo Mai è stata molto importante per me e penso a come sarebbe stato bello se da bambino non fossi stato intrappolato in un'aula scolastica e quanto sarei stato felice se la mia scuola fosse stata un bosco. Nei pressi di Roma sembra che questo sogno sia possibile.

Come nasce l'idea di un asilo nel bosco?


L'idea dell'asilo nel bosco ha avuto un processo di nascita dilatato nel tempo.  Noi abbiamo iniziato con una scuola diciotto anni fa, un asilo nido e poi una scuola dell'infanzia con l'intento di rispondere ai bisogni dei bambini. Si può dire che abbiamo sempre fatto educazione all'aria aperta, non in maniera radicale, però diciamo che sono stati i bambini a portarci fuori tutto il giorno.  L'incontro con l'esperienza dei waldkindergartens tedeschi ci ha dato lo slancio per proporre questa sperimentazione. Il primo anno fu una sperimentazione e ha dato  ottimi risultati. Il progetto partito con sei bambini si è pian piano consolidato fino ad arrivare, tra asilo, primaria e secondaria a oltre 120 famiglie. 
Quindi in buona sostanza sono stati i bambini a portarci nel bosco.

Che benefici avete riscontrato sui bambini?

Abbiamo subito riscontrato tantissimi benefici, sia dal punto di vista motorio che dell'educazione sensoriale. In generale è stato importante per la  felicità del bambino che nel contesto esterno trovava risposta a tutti i suoi bisogni, quei bisogni che elenca molto bene il Ministero nelle indicazioni nazionali. La cosa che ci ha stupito di più è stata la dimensione della socialità, infatti abbiamo subito notato come in maniera naturale si generassero da subito comportamenti cooperativi e questo secondo me è dovuto al fatto che in natura i bambini trovano risposta ai loro bisogni di conoscenza del  mondo, di loro stessi, di esplorazione corporea e dell'ambiente. Quando uno sta bene con sé stesso si apre alla socialità in maniera costruttiva.

 Quali sono i limiti di un asilo tradizionale?

Ti premetto che io penso che la qualità di un progetto la facciano gli insegnati che devono però essere messi in condizione di lavorare bene. Negli asili tradizionali dove si rispetta il rapporto educatore/ bambini 1/25 imposto dalla legge, risultava particolarmente complicato fare un buon lavoro. Il limite è sicuramente legato a questo rapporto e poi anche allo spazio, all'ambiente fisico dove i bambini trascorrono la quotidianità: un'aula non è uno spazio sufficiente per i bambini. Se per asilo tradizionale si intende quello in cui un bambino trascorre il proprio tempo in un'aula, quello sicuramente è un limite.

Esiste un pregiudizio ed un timore paranoico che i bambini a contatto con la natura possano sporcarsi?

Non direi che esiste una tale paranoia, almeno tra le persone che frequentano il nostro progetto. Mi accorgo che a livello culturale c'è in alcune persone, ma non è diffusa.

Ci consigli una lettura?

Se dovessi consigliarvi una lettura riguardo alla pedagogia all'aperto, il libro dove si trova il racconto delle diverse ricerche  è L'ultimo bambino nei boschi di Richard Louv, però penso anche ad Autoeducazione di Maria Montessori o a Fuori di Monica Guerra

Chi volesse mettersi in contatto con voi come può farlo?

Chi volesse mettersi in contatto con noi può farlo scrivendo una mail a segreteria@asilonelbosco.com e vi accogliamo per delle visite, o per organizzare dei corsi nei  territori, per dei tirocini. Devo dire che qui sono venute molte persone per vedere dal vivo quello che succede.

lunedì 6 maggio 2019

WAORANI: FUORI LE TRIVELLE DALLE TERRE ANCESTRALI

WAORANI
Fuori i trivellatori dalle terre ancestrali



Grazie al mio amico Rosario sono venuto a conoscenza di questa bella storia che testimonia anche il fatto che si può vincere e che non tutto è perduto

sabato 4 maggio 2019

CERTI LIBRI: LA STRADA

CERTI LIBRI


LA STRADA
 di Cormac McCarthy




E' ancora possibile leggere un libro che sia allo stesso tempo profondo ed emozionante? A quanto pare si. 
La strada è la storia di un uomo e del suo bambino che viaggiano in cerca dell'oceano, ultima speranza per sopravvivere. Tutto si svolge in un futuro post-apocalittico dove bande di predoni si aggirano tra le macerie delle città ormai spazzate via.
Eppure, il libro è un testo di speranza e tenerezza. Tutto è azzerato, anche sul piano morale, tranne l'amore che il padre prova per il figlio e forse, proprio tale sentimento, getta una luce di speranza sulle cose. Ho letto il libro in una notte tanto era bello. Lo consiglio vivamente.

giovedì 2 maggio 2019

IL REGNO UNITO PROCLAMA L EMERGENZA CLIMATICA

Vi invito a leggere il link indicato di seguito https://www.greenme.it/informarsi/ambiente/31450-emergenza-climatica-uk
Credo sia importante che i governi inizino a prendere consapevolezza. Non mi sfugge pero' che il Regno Unito e' attraversato da un forte ciclo di lotte ambientaliste ed in una qualche maniera, la posizione istituzionale ne e' un effetto. Ultimamente rifletto sul fatto che esiste una ecologia, che potremmo definire "istituzionale", che vede nella tutela dell'ambiente una occccasione di guadagno, ed una ecologia "profonda", che indaga, spingendosi appunto nel profondo, il rapporto uomo/natura.

mercoledì 1 maggio 2019

CERTI LIBRI

CERTI LIBRI



Nell'approssimarmi al mio nuovo lavoro, mi piacerebbe condividere la bibliografia su cui sto lavorando.
Ecosofia di Arne Naess è un testo straordinario. Per trovarlo ho dovuto sudare non poco. Alla fine ho messo le mani su una copia usata. Rimango perplesso rispetto al fatto che esistano così poche traduzioni in italiano dell'opera di un filosofo che per la verità è stata decisamente prolissa. 
Forse il pensiero, quando si spinge a livelli inauditi di profondità, è considerato scomodo quindi, se un tempo certi libri venivano messi al bando, oggi semplicemente se ne impedisce la circolazione non traducendoli o non distribuendoli.
Del resto, non nascondo che entrando in libreria ho troppo spesso la spiacevole sensazione di girare tra scaffali di testi omologati, finiti lì grazie ad operazioni commerciali. 
Il testo di Arne Naess è una gemma preziosa. Per chi masticasse un poco di inglese consiglio di mettersi alla ricerca dei suoi lavori tradotti in tale lingua, in caso contrario comunque ordinandolo si può trovare Introduzione all'ecologia. Certo, è poco, ma almeno è qualcosa. 

martedì 30 aprile 2019

ECXTINCTION REBELLION: INIZIATIVA A ROMA

EXTINCTION REBELLION: INIZIATIVA A ROMA



Vi posto un interessante articolo su un'iniziativa di extinction rebellion a Roma. Anche dalle nostre parti l'onda sale:



Chi fosse interessato può' collegarsi al sito:



martedì 23 aprile 2019

DALLA FILOSOFIA ALL'ECOSOFIA

DALLA FILOSOFIA ALL'ECOSOFIA


Forse per la prima volta nella storia, non esiste una filosofica capace di affrontare la complessità del mondo. E se la filosofia avesse esaurito la sua spinta propulsiva?
Mentre riflettevo su questo mi sono imbattuto nel concetto di  ecosofia. Purtroppo non esistono molti libri tradotti in italiano di Arne Naess e quelli che ci sono non si trovano facilmente. Tenterò di rimediarli anche se non sarà semplice. Penso che sarebbe bello un giorno scrivere un'ecosofia del diritto.



sabato 20 aprile 2019

IL SENSO DI ESSERE AMBIENTALISTI OGGI

IL SENSO DI ESSERE AMBIENTALISTI OGGI




Chi mi conosce sa quanto ami passeggiare tra alberi e piante. Spesso è l'antidoto che uso per far fronte ai momenti di totale burnout. Altre volte uso queste passeggiate per riannodare il filo del rapporto coi miei figli. Ciò quando i ritmi frenetici mi fanno dimenticare cosa veramente è reale.
Talvolta scatto delle foto. Credo di aver avuto la fortuna di catturare dei momenti che hanno aperto riflessioni in me.


Spesso mi sono interrogato sull'ambientalismo ed il suo significato. Esiste un ambientalismo partitico. Fin qui robaccia inutile. Esiste poi un ambientalismo di natura "commerciale", nel senso che bisogna aver chiara l'idea che fonti alternative, eolico e solare sono fette di mercato. Chiameremo questo ambientalismo di stampo borghese.
Credo che sia necessario interrogarsi sulla natura profonda dei tempi che stiamo vivendo. La natura della crisi ambientale deve essere investigata tenendo ben chiari i rapporti economico-sociali. Carlo Marx aveva, nell'ultima fase della sua vita, ben intuito il tempo in cui ogni aspetto della vita sarebbe stato codificato dal capitale. Credo che il capitalismo si sia dato questa ambizione mostruosa: sancire un dominio, sulle forme in cui la vita stessa si riproduce.
Vorrei che su questi temi si riflettesse in maniera profonda. 

mercoledì 17 aprile 2019

UN VIAGGIO SINGOLARE DALL'AUSTRIA AL BRASILE

WALDEN: UN VIAGGIO SINGOLARE DALL'AUSTRIA AL BRASILE


Il pianeta è una enorme rete su cui viaggiano risorse naturali ridotte a merci





Vi posto il trailer di un documentarista che ha realizzato un'opera molto interessante. Daniel Zimermann ci racconta di una foresta austriaca in cui tutti gli alberi vengono abbattuti.
Inizierà  un lungo viaggio in un pianeta ridotto a spazio di articolazioni delle reti di spostamento dei beni naturali ridotti a merci.
Il paradosso è che il legno finirà in Brasile, nei pressi della foresta amazzonica, per realizzare una non meglio definita opera.
Il titolo ovviamente credo sia provocatorio. Ciò che maggiormente colpisce è l'assenza di una colonna sonora. Bellissima la scena iniziale in cui i suoni della natura vengono rotti dai rumori di un motosega. Tutto ciò ha una sua drammatica musicalità. 

martedì 16 aprile 2019

LA NOSTRA CASA E' IN FIAMME

LA NOSTRA CASA E' IN FIAMME

Il libro di Greta Thunberg è una utile lettura





Mi è capitato di leggere il testo e ne consiglio la lettura. Cosa mi rimane? Bene, provo a citarvi un passaggio: "Per quelli che, come me, ricadono nello spettro autistico, le cose sono sempre bianche o nere. Non siamo molto bravi a mentire e di solito non ci interessa molto partecipare al gioco sociale che sembra appassionare tanto il resto di voi.
Penso che, da molti punti di vista, noi autistici siamo quelli normali, e che quelli strani siete voi".
Le cose sono o bianche o nere: "Se le emissioni devono essere fermate, dobbiamo fermarle. Per me questo è o bianco o nero".
In questa visione radicale delle cose credo possa essere letta anche la crisi dell' "ambientalismo partitico", incapace di fissare dei punti fermi non emendabili. 
Il testo, da alcuni ritenuto semplice, di fatto ritengo sia coraggioso. Esso esprime una forma di critica stringente al buonismo verde: "A questo punto le persone di solito cominciano a parlare di speranza. Pannelli solari, energia eolica, economia circolare e via dicendo.
Ma io non ho intenzione di farlo. Per trent'anni abbiamo fatto discorsi di incoraggiamento e venduto pensieri positivi. Mi dispiace, ma non ha funzionato". 
Dobbiamo  perdere ogni speranza quindi? No. per Greta Thunberg la speranza per poter esplicare realmente una funzione efficace deve essere coniugata all'azione. Credo che dietro l'apparente semplicità del testo si celino messaggi decisamente profondi. 







domenica 14 aprile 2019

IN FRANCIA PROCLAMATA LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DEGLI ALBERI

IN FRANCIA PROCLAMATA LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'ALBERO

Un balzo in avanti straordinario per la salvaguardia degli alberi storici



Un articolo assolutamente da leggere sulla Dichiarazione dei diritti dell'albero.

TROVATE LE FORBICI MOLECOLARI PER DISTRUGGERE LA PLASTICA


TROVATE LE FORBICI MOLECOLARI PER DISTRUGGERE LA PLASTICA

La biosfera mette riparo ai danni dell'antropocene


Pubblico, su gradito suggerimento, un interessante lancio ANSA su un tema che di sicuro desterà notevoli riflessioni.

I diritti della Natura

Di seguito un video molto interessante che in maniera sintetica racconta dei Diritti di Madre Natura